20 feb – In Italia ”la frammentazione e la debolezza delle coalizioni politiche che hanno guidato il paese ”contribuiscono a spiegare l’alto debito pubblico, stimato al 127% del Pil a fine 2012”, cosi’ l’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P) che pubblica le risposte alle domande degli investitori sui paesi dell’Eurozona che presentano le maggiori criticita’.
Gli investitori chiedono lumi sui possibili effetti delle prossime elezioni politiche.
Per S&P, considerando l’avanzo primario del bilancio pubblico italiano, il principale ”rischio per l’Italia e’ dal lato della crescita economica”, soprattutto se dopo le elezioni del 25 febbraio dovesse essere abbandonato il sentiero delle ”riforme strutturali per migliorare le prospettive di crescita del paese”.