20 feb – Arrivano anche in Italia, a partire dalla Val d’Aosta, le Zone speciali di conservazione (Zsc), una tipologia di riserva naturale ”mirata” e ”flessibile” prevista dall’Unione europea.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha firmato il decreto con il quale vengono designate le prime 27 (sono in Val d’Aosta) delle circa 2.500 Zsc individuate in tutta Italia.
Queste riserve prendono le mosse dalla Direttiva Habitat, che riguarda la biodiversita’ e la conservazione degli ambienti e delle specie viventi. Ogni Paese deve definire quali sono le zone con particolari valenze ambientali da istituire come Zsc.
In Italia il censimento dei 2.500 habitat speciali riguarda un’area pari al 20% del territorio nazionale dove vivono animali o piante particolari, o dove ci sono altre specificita’ naturali da salvaguardare.
Le Zsc sono istituite con decreto del ministro dell’Ambiente d’intesa con la Regione interessata e vengono determinate le misure di conservazione, gli obblighi, i criteri di gestione.
Gli impegni previsti non sono quelli consueti delle riserve nazionali, stabiliti dalla legge 394/91 sulle aree protette, bensi’ vengono definiti in modo particolare e specifico per ciascuna area da proteggere, secondo le caratteristiche particolari: per esempio vengono protette alcune specie viventi tipiche.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, soddisfatto per l’obiettivo raggiunto, ha spiegato: ”La designazione delle Zsc e’ un passaggio fondamentale per l’attuazione della Rete Natura 2000 perche’ garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione specifiche e rallenta la perdita di biodiversita’ in Europa”.
Nel sito web del ministero e’ pubblicato l’elenco completo, nella sezione Rete Natura 2000.