15 febbr – Il difensore civico europeo, Nikifiros Diamandouros, ha aperto oggi un’inchiesta per far luce sul conflitto d’interessi per il continuo passaggio di funzionari tra Commissione europea e lobby e viceversa, il cosiddetto fenomeno delle ‘porte girevoli’ denunciato nell’ottobre scorso da quattro Ong difensori della trasparenza istituzionale tra cui Greenpeace, Corporate Europe Observatory, Lobbycontrol e Spinwatch.
Nel loro esposto le Ong hanno documentato una serie di casi in cui sono state violate le regole per il passaggio di personale tra l’esecutivo europeo e le lobby. Secondo le norme fissate dalla stessa Commissione europea dovrebbero passare due anni dal momento in cui un funzionario lascia l’esecutivo e quello in cui entra in carica un nuovo lavoro. Ed il passaggio potrebbe essere vietato se si ravvisasse un potenziale conflitto d’interessi.
”Per troppo tempo – afferma il direttore di Greenpeace Europa, Jorgo Riss – la Commissione ha chiuso gli occhi sul conflitto di interessi che sorge quando un euroburocrate cambia lavoro e diventa lobbista o quando un lobbista comincia a lavorare per l’amministrazione europea. L’apertura dell’inchiesta e’ una buona notizia e dovrebbe indurre la Commissione a fermare quelle porte girevoli”.
Secondo quanto reso noto dalle Ong che hanno presentato il ricorso, nel corso dell’inchiesta del difensore civico verra’ chiesta alla Commissione europea la lista di tutti i trasferimenti di personale degli ultimi tre anni. Lista che, sottolineano, e’ stata negata alla richiesta delle Ong. ansamed