Nel processo l’accusatore non e’ comparso per confermare le sue dichiarazioni.
15 FEB – Un giovane algerino e’ stato condannato, dalla corte d’appello di Bechar, a pagare un’ammenda di 100 mila dirahm, poco meno di 1000 euro, dopo essere stato riconosciuto colpevole di proselitismo. In prima istanza il giovane era stato condannato ad un anno di reclusione – con sospensione della pena -, oltre che al pagamento di un ammenda di circa 500 euro.
La condanna ha suscitato le proteste della Chiesa protestante d’Algeria, i cui rappresentati – denunciato un accanimento contro gli appartenenti alla comunita’ cristiana – hanno detto che erano convinti che il processo si sarebbe concluso con l’assoluzione del giovane. Ad accusare l’imputato era stato un suo compagno di lavoro che ha denunciato d’essere stato da lui sottoposto a forti pressioni psicologiche per convincerlo ad abbracciare la religione cristiana e abbandonare l’islam. Nel processo l’accusatore non e’ comparso per confermare le sue dichiarazioni.