Se la Chiesa Cattolica crolla, sarà rimpiazzata dall’islam

islam14 febbr – Nel Cattolicesimo le dimissioni non si danno mai. Nel Cattolicesimo la fede afferma che il Papa ha raggiunto il seggio di Pietro per volontà dello Spirito Santo, e quindi non può lasciare quel seggio. Se si dimette vuol dire che rinuncia ad essere il  Vicario di Cristo, per essere un signore più o meno simpatico, più o meno odiato che se ne va, perché così il moderno avanza e si evita alla Chiesa il problema della gerontocrazia.

Le dimissioni di Benedetto XVI sono un evento gravissimo, un’ulteriore picconata a un cristianesimo agonizzante. Se la Chiesa Cattolica crolla, sarà rimpiazzata dall’islam: che i paladini della laicità non si facciano illusioni. La natura non tollera il vuoto, la storia nemmeno.

Il Papa potrebbe allontanarsi dal seggio di Pietro solo in caso di situazioni gravissime e devastanti, cioè di una demenza grave.

Benedetto XVI stava per preparare un’enciclica e aveva appena finito un libro.

L’unica giustificazione a un gesto di così inaudita gravità è che abbia ceduto a un ricatto. Qualcosa, una rivelazione o una calunnia che avrebbe distrutto la Chiesa, o, meglio, ne avrebbe accelerato la distruzione, la necessità di evitare un atto terroristico, non ho idea di cosa stia succedendo, so che è gravissimo e che un altro passo per la sparizione della cristianità è stato fatto.

Le colpe di Benedetto XVI, il Papa più istericamente odiato:

1) Il discorso di Ratisbona, in cui ha detto la verità sull’islam: dove non c’è libertà, non abbiamo una religione, ma un sistema politico militare di controllo del mondo. Una enorme fetta del clero è filo islamica, filo palestinese, violentemente antisemita e antisionista. La UE, la quasi totalità del cosiddetto mondo culturale, l’ONU sono filo islamiche, filo palestinesi, violentemente antisemite e antisioniste.

2) Il primo tentativo vero e serio di sradicare la pedofilia dalla chiesa. La pedofilia è un crimine solo all’interno della religione ebraica e di quella cristiana, esattamente come solo all’interno di queste due religioni è vietato desiderare la donna di altri, cioè quella che non ti ha scelto. La donna nel matrimonio cristiano deve dare il suo assenso davanti a tutta la comunità La pedofilia è permessa in tutte le altre religioni, raccomandata nell’islam. Sia l’Ayatollah Komeini che la maggioranza degli iman attuali ricordano che la moglie più amata di Maometto aveva 9 anni e consigliano quella come età del matrimonio.

Nel cristianesimo la pedofilia è un crimine assoluto e da sempre la chiesa è in ostaggio a pedofili che la usano come luogo per incontrare bambini, grazie a orfanatrofi e oratori.

Non si tratta di ipocrisia, ma di un fenomeno molto più complesso. L’ateo si finge credente. La chiesa è in ostaggio a un incredibile numero di personaggi che sono difesi dal loro ateismo da qualsiasi remora etica, e dal timore che i conti verranno presentati.la Chiesa è un centro di potere: chiunque voglia il potere , il potere politico, il potere sul corpo dei bambini, ha nella chiesa una meravigliosa scorciatoia. Basta imparare un po’ di latino, fingere di credere, ed è fatta.

La chiesa è stata per secoli il rifugio di persone di forte tendenza omosessuale, da qui il suo odio per le donne e il corpo femminile, e soprattutto è un rifugio per i pedofili.

3) L’affermazione che un bambino ha diritto a una madre, se non la sua biologia una madre adottiva e che il diritto a una madre è il primo diritto di una creatura umana ha scatenato contro Benedetto XVI gli isterismi della parte più insensata del sedicente movimento gay, lo stesso movimento che tace davanti agli omosessuali impiccati in Iran alle gru e che ha svenduto pa propria storia cancellato dalla storia gli omosessuali massacrati da Che Guevara e quelli massacrati nei Gulag in cambio dell’incredibile protezione di una sinistra che per più di mezzo secolo  li ha fisicamente annientati.

4) L’avvicinamento al popolo di Israele. Per due anni filati il Vaticano è stato il primo stato a fare le congratulazioni allo stato di Israele per il 63esimo e il 64esimo anniversario della sua fondazione. Per questo  il Papa è stato definito con sprezzo ebreo e filo sionista sui siti islamici ed ulteriormente  attaccato dalle gerarchie ecclesiastiche ferocemente antisemite e antisioniste, quelle stesse gerarchie sempre pronte a piangere sulle poche sofferenze del popolo palestinese, poche e accuratamente cercate, e a infischiarsene nella maniera più folle e assoluta delle decine di migliaia di cristiani massacrati in terra islamica ogni anno.

La perdita di Benedetto XVI e il mezzo con cui è stata raggiunta sono un colpo di inenarrabile gravità.

di Silvana De Mari ioamolitalia