Monti: ” la politica non deve essere fatta con il cuore”

monti13 feb. – “La politica deve farsi carico delle sofferenze, del malessere, del benessere di chi e’ governato ma la politica non deve essere fatta con il cuore“. Lo ha detto Mario Monti, intervenendo a Perugia a un incontro organizzato dai candidati in Umbria di Scelta Civica. “Quante volte a me e’ stato rimproverato in questo anno di non avere un cuore, o per lo meno di non avere un cuore visibile offerto alle platee” ha detto Monti, secondo il quale se i giovani italiani non trovano lavoro “non e’ solo per gli errori di oggi, ma e’ per gli errori compiuti nel corso di decenni, quando governi di vari colori, spesso eticamente molto ispirati (e io arrivo a concedere loro la buona fede) pensavano che la caratteristica essenziale del governare fosse di dover essere buoni”.

“Per tanti decenni – ha proseguito Monti – la politica ha cercato di dire di si’ a tutti, e ci sono sempre delle buone ragioni per dire si’ a questa o quella categoria, a questa o a quella esigenza. Quasi sempre si dice di si’ allargando i cordoni della borsa, cioe’ con la spesa pubblica. E siccome se si spende di piu’ bisognerebbe aumentare le tasse, ma nel corso dei decenni si e’ pensato che forse sarebbe stato meglio acquisire i favori di quelle categorie nei confronti delle quali si spende di piu’, senza pero’ acquisire gli sfavori dei contribuenti alzando le tasse, il conto e’ stato saldato aumentando anno dopo anno il debito pubblico.(CHE INVECE E’ AUMENTATO PER SALVARE LE BANCHE)

Chi lo paga? Gli italiani del futuro di quegli anni, che sono gli italiani e i ragazzi di oggi, che vivono in un Paese nel quale lo Stato deve pagare decine e decine di miliardi di euro all’anno per interessi sul debito pubblico e dove quindi c’e’ meno spazio per le spese di investimento, per la scuola, per la cultura, per la ricerca”. Per Monti “i costi della politica non sono solo i costi della cosiddetta ‘casta’, che sono una piccola parte, ma sono il non decidere o il prendere decisioni ispirate solo da interessi del brevissimo periodo, pensando alle prossime elezioni e non alle prossime generazioni”. agi