14 febbr – Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato oggi il finanziere Alessandro Proto su disposizione del gip Stefania Donadeo per le ipotesi di reato di manipolazione del mercato e ostacolo all’autorità di vigilanza.
Lo hanno riferito due fonti investigative, mentre un comunicato delle Fiamme Gialle, senza citare il nome di Proto, riferisce che l’arresto è l’ultimo esito dell’inchiesta condotta dal pm Isidoro Palma e coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, che “ha consentito di individuare numerose comunicazioni al mercato rivelatesi all’esito delle indagini non attendibili”.
L’avvocato di Proto, contattato per mail da Reuters non ha ancora risposto alla richiesta di dichiarazioni in merito.
A Proto “viene contestato anche il reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza per avere omesso di comunicare alla Consob puntuali informazioni in ordine alle operazioni di compravendita aventi ad oggetto titoli quotati su mercati regolamentati”.
Il finanziere era assurto agli onori delle cronache per una serie di annunci di scalate a società quotate e per essere sceso in campo per le primarie del centrodestra che poi non si sono svolte.
In particolare lo scorso novembre Proto aveva dichiarato di essere il presidente di un patto di sindacato, formato da quattro soggetti stranieri sul 2,77% di Rcs. Successivamente al patto si era aggiunto un quinto socio, italiano, con lo 0,6%. Consob, tuttavia, aveva chiesto di fornire informazioni al mercato in merito al patto, senza avere risposte soddisfacenti.
Proto aveva anche inviato una proposta di acquisto alla famiglia Benetton per rilevare il 5,1% detenuto da Edizione in Rcs a 3 euro per azione, notizia che aveva fatto balzare in borsa il titolo del gruppo editoriale.
Il finanziere nei mesi scorsi si è detto interessato a molte altre partite “calde” della finanza italiana da Fiat a UniCredit, da Fondiaria-Sai a TI Media, per la quale ha annunciato diverse volte l’interesse ad acquistare La7.
Ha sempre però parlato di operazioni inferiori alla soglia che prevede l’obbligo di comunicazione a Consob e non se ne è mai, dunque, avuto ufficiale riscontro. Anche l’autorità di vigilanza segue da tempo le mosse del finanziere.
Lo scorso novembre ha annunciato di volersi candidare alle primarie del Pdl che poi non hanno avuto luogo.