14 feb – I cittadini italiani residenti in Eritrea rischiano di finire in un vero e proprio regime di isolamento, provocato da misure illecite adottate direttamente dal governo di Asmara. Lo denuncia all’ASCA il senatore Radicale Marco Perduca, dopo aver notificato la vicenda in un tweet al titolare della Farnesina Giulio Terzi.
”Il caso e’ noto – la replica – e seguito con priorita’ dall’ambasciata d’Italia ad Asmara che tutela gli interessi dei nostri connazionali”.
Secondo quanto riferito da Perduca sarebbero numerosi gli italiani che di recente hanno ricevuto ”espropri imprenditoriali, sono stati privati delle loro imprese e abitazioni”, persino delle ”connessioni internet”. Spesso attraverso il peso di ”minacce” e provvedimenti adottati dalle autorita’ locali ”al di fuori dei termini di legge”.
Tant’e’ che la scorsa settimana, a quanto si apprende, il ministro Terzi avrebbe anche convocato l’ambasciatore eritreo a Roma manifestando la diretta preoccupazione del Governo.
Al centro delle misure intraprese da Asmara vi potrebbe essere una sorta di ”ricatto” in relazione alle dismissioni dei beni italiani nei confronti dei Paesi in via di sviluppo.
La lista delle cessioni, infatti, di consueto presenta in prima fila le ex colonie proprio come l’Eritrea e le restrizioni implementate da Asmara agli italiani residenti potrebbero rientrare in una piu’ ampia strategia volta a convincere l’esecutivo di Palazzo Chigi a conferire al governo di Isaias Afewerki una corsia preferenziale.
La notizia alimenta i timori intorno a una crisi istituzionale che da tempo si rispira in Eritrea, dopo che il mese scorso l’esercito locale ha circondato il ministero dell’Informazione e oscurato la tv di Stato chiedendo il rilascio di tutti i prigionieri politici.