Spagna: pignoramenti, disoccupazione, suicidi. Draghi: le banche spagnole stanno bene

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13 febbr – La Spagna è sulla strada per la ripresa e i segnali positivi ci sono. Parola di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, che è tornato anche a parlare anche dell’euro: verificheremo – ha detto – se l’aumento di valore avrà un impatto sulla stabilità dei prezzi. L’occasione per fare il punto sul risanamento finanziario in Spagna è stata la sua visita al parlamento di Madrid:

“La situazione economica e quella sociale sono difficili e per le persone non è un buon periodo”, ammette. “Ma ho anche detto che la Spagna è sul binario giusto e che oggi le banche spagnole hanno dei bilanci molto più sani. Oggi il Paese ha quello che è, probabilmente, il più avanzato sistema di ripresa e risoluzione dei problemi per le banche dell’area euro”.

Proprio gli istituti di credito erano finiti, dopo la bolla immobiliare, al centro dell’occhio del ciclone. Il dissesto finanziario aveva costretto a richiederne il salvataggio, in cambio però dell’impegno a ristrutturare – ivi compresi migliaia di licenziamenti -. La cura funziona per Draghi, che ha lodato anche la ripresa delle esportazioni, la riduzione del deficit e l’aumento della competitività.

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Ruolo importante per quest’ultima ha avuto la riforma del mercato del lavoro: un chiaro miglioramento in termini di flessiblità anche se, ha ricordato il governatore, sono tanti i ragazzi ancora senza lavoro: in Spagna il tasso di disoccupazione giovanile è quasi al 60%. EURONEWS