13 feb – Nel mese di dicembre la produzione industriale nell’Eurozona e’ aumentata rispetto a novembre dello 0,7% (dato destagionalizzato), il primo numero positivo dopo tre contrazioni mensili consecutive.
”Si tratta del primo segno positivo che non cambia il bilancio negativo del 4* trimestre che si chiude a -2,4% rispetto al trimestre precedente, la maggiore flessione dal primo trimestre del 2009. Gli indicatori ciclici segnalano comunque una fase di stabilizzazione che potrebbero anticipare una maggiore crescita nei prossimi mesi trainata dalla Germania”, spiega Apolline Menut, economista di Barclays.
La debolezza ciclica dell’ultima parte del 2012 potrebbe impattare negativamente sul Pil dell’Eurozona del 4* trimestre, ”ci aspettiamo una significativa contrazione, almeno -0,5% rispetto al trimestre precedente, ma non e’ motivo di preoccupazione. I miglioramenti registrati nei sondaggi congiunturali tra le imprese depongono a favori di una stabilizzazioen dell’attivita’ produttiva nel primo trimestre di quest’anno. Rimangono intatte le nostre previsioni di migloramenti sequenziali nella crescita del Pil nel corso del 2013”, spiega Marco Valli, Capo economista Eurozona di Unicredit.
Per l’intero 2012 la produzione industriale dell’Eurozona ha invece registrato una contrazione media pari a -2,4%.
In fondo alla classifica dei 17 paesi dell’unione monetario ci sono la Spagna e l’Italia che hanno registrato flessioni rispettivamente di -6,9% e -6,6%. Perfino la Grecia ha fatto meglio registrando un calo di -0,5%.
Tra le altre maggiori economie dell’Eurozona, in Germania flessione pari a -0,7%, in Francia -2,1%.
Nuneri positivi per l’Olanda +2,0%. La migliore performance per la minuscola Malta +10,3%.
Tra le economie soggette ai programmi di aggiustamento strutturale finanziati dai prestiti dai fondi europei salva-stati e dal Fondo Monetario Internazionale, oltre alla Grecia (-0,5%), il Portogallo ha registrato una contrazione della produzione industriale pari a -4,0%, mentre l’Irlanda si e’ portata su un sentiero positivo registrando un aumento dell’1,9%.
Nella Ue, che comprende 27 paesi, la produzione industriale archivia il 2012 con una contrazione pari a -2,1%.