12 feb. – “L’energia e’ la chiave – piu’ di ogni altro settore dell’economia globale – per creare occupazione, stabilita’ politica, creazione di valore e una buona qualita’ della vita”. Cosi’ l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni si e’ rivolto alla platea di studenti e ricercatori del Mit di Boston durante la sua lecture ‘Il futuro del mercato globale del gas’, avvenuta dopo la firma del rinnovo della partnership con la prestigiosa universita’ statunitense.
Energia, ha proseguito, “non significa ancora pannelli solari ed eolico, sebbene io sia fiducioso che la collaborazione di Eni con il Mit in questo campo possa cambiare presto le cose. Oggi quando parliamo di energia noi parliamo di petrolio, un po’ di carbone e di tanto gas naturale”. La rivoluzione dello shale gas, ha osservato Scaroni, “che ha sommerso gli Stati Uniti e in misura minore l’Europa di gas a buon mercato, ha fatto si’ che il futuro del gas sia diventato un enigma, un mistero e trovare la chiave non e’ solo un esercizio intellettuale ma ha implicazioni per i politici, gli imprenditori e i consumatori”. Tale rivoluzione ha avuto un impatto molto forte sul prezzo del gas, a livello globale.
“Naturalmente cercare di capire l’andamento del prezzo del gas e’ parte essenziale del mio lavoro, e di tutte le compagnie attive nel settore”, ha spiegato. Molte le variabili e le condizioni che influenzano e giocheranno un ruolo importante per determinare lo sviluppo del mercato e il prezzo del gas: dall’estensione dello shale gas anche ad altre zone del mondo (Cina in testa), alla domanda dei paesi emergenti, al futuro del nucleare che dopo l’incidente giapponese di Fukushima appare piu’ incerto (“anche se e’ tutt’altro che morto”, ha osservato il manager). agi