12 feb. – In un governo con Vendola? “Ognuno puo’ evolvere e cambiare opinione per quanto riguarda singole persone”. E’ questa la premessa che usa Mario Monti ad una domanda rivolta durante la partecipazione al tg di Radio Capital. “Quello che e’ sicuro e’ che non faro’ mai parte di un governo che non abbia un forte accento riformatore”, osserva il Professore che, intervistato in serata da Enrico Mentana su La7 aggiunge: “Bisogna vedere quali saranno i risultati elettorali e se sara’ possibile trovare un’intesa. Pero’ ripeto non ho messo in moto questa operazione politica per tornare a tutti i costi al governo”. “Non sono mosso dall’aspirazione di fare il presidente del Consiglio”, insiste Monti.
“Il movimento puo’ benissimo stare all’opposizione” dice il presidente del Consiglio, “escludo che possa stare in una maggioranza o in un governo che non permetta di fare una riforma del mercato del lavoro, liberalizzazioni o una riforma della giustizia”, ragiona il Professore. “Bisogna evitare che i sacrifici fatti dagli italiani vengano dissipati”, aggiunge Monti ricordando di aver evitato all’Italia “l’incendio finanziario”. Perdita di credibilita’? “Non sono d’accordo. La mia missione e’ stata fare le cose giuste per l’economia italiana. Trovo sorprendente che il mio capitale non sia sceso a zero”, dice il premier uscente riferendosi al momento in cui ha deciso di candidarsi.
“Trovo sorprendente che tanta gente mi dicesse: ‘vada avanti’ anche se ci tassa un po’ troppo”, osserva il Professore. “Non e’ la popolarita’ che cerco”, aggiunge Monti, “non sono ne’ un esponente del popolo di sinistra” che promette “diritti astratti che non possono essere mantenuti” se non aumentando la disoccupazione, “ne’ un esponente del centrodestra che facendo promesse” sulle tasse rischia di provocare un ritorno “tra 15 mesi” di un altro tecnico”.
“Nessuna promessa” sui cinque anni di legislatura riguardo alla possibilita’ che pressione fiscale possa aumentare, sottolinea ancora Monti. “E’ una promessa che sconsiglierei a chiunque di prendere, perche’ 5 anni sono lunghi. Se fossi un politico tradizionale prenderei facilmente” la promessa. “Non occorre aumentare le tasse. Abbiamo un programma molto preciso che porta ad una graduale e responsabile diminuzione delle tasse. Occorre evitare promesse di riduzione azzardate e insostenibili”, dice il Professore. La restituzione dell’Imu? “Una proposta curiosa”, la definisce il premier. Monti sottolinea che i fenomeni di corruzione hanno riguardato “molti partiti e territori a loro vicini”. “I partiti e’ meglio che facciano alto esame”, afferma il premier a La7. “La corruzione e’ un fenomeno che va combattuto seriamente e non con comizi. Il mio governo e’ riuscito a far approvare in Parlamento contro forti resistenze del centrodestra una legge. Ora bisogna andare piu’ avanti”, sostiene Monti. (AGI) .