13 febbr – “I movimenti erratici dei cambi hanno conseguenze negative sulla crescita e quindi siamo d’accordo nell’Eurogruppo che la questione vada sollevata al G20”: lo ha detto il ministro delle finanze francese Pierre Moscovici al termine dell’eurogruppo. Per Moscovici l’Europa ha sulla questione una “posizione comune che è quella di preservare la stabilità dell’euro”.
Prosegue la “normalizzazione dei mercati” che va avanti da novembre, ma “le prospettive di breve termine restano preoccupanti, con la disoccupazione alta e un debito pubblico della zona euro sopra il 90% che ha ridotto il dinamismo e la crescita”: lo ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn.
La possibilità di un ‘tetto’ alla capacità di ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell’Esm (fondo salva-Stati) è indubbiamente in agenda: lo ha detto il presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, al termine della riunione. I ministri della zona euro hanno affrontato la questione della ricapitalizzazione diretta dell’Esm, ma senza giungere a conclusioni, previste invece per giugno. Uno dei problemi da risolvere è come evitare che dare fondi direttamente alle banche in crisi, senza passare dagli Stati, prosciughi le casse del fondo che serve anche ad assistere gli Stati in diffcoltà. Si studia quindi l’ipotesi di mettere ‘tetti’ a tutte le operazioni dell’Esm.
I Paesi del G7 starebbero discutendo la diffusione di un comunicato per riaffermare l’impegno a tassi di cambio “determinati dal mercato” in risposta ai timori di ‘guerra delle valute’. Lo scrive l’agenzia Reuters citando due fonti di due Paesi distinti del G7. La nota, attesa in vicinanza della riunione dei ministri delle Finanze e governatori del G7 venerdì a Mosca, sarebbe stata negoziata dagli ‘sherpa’ ed è ora al vaglio dei ministri, affermerebbe l’impegno a “non utilizzare politiche tese ad orientare i cambi”. adbk