10 febbr – Imponenti manifestazioni in dieci città della Bulgaria per protestare contro gli aumenti delle bollette della luce. Alcuni utenti sono arrivati a pagare fino al 13% in più, una cifra giustificata, secondo il governo, da un inverno freddo che ha colpito il Paese. Bruciate le bollette in segno di protesta. Pesanti le accuse rivolte all’esecutivo:
“Vogliamo che tutti questi distributori di elettricità scompaiano dalla Bulgaria” dice un manifestante. “Continuano a spillare soldi alla gente comune con l’aiuto dello Stato”.
I dimostranti chiedono che i fornitori di elettricità vengano rinazionalizzati. Pesantemente contestato anche il ministro dell’energia, che a Sofia è stato fischiato da un gruppo di manifestanti e colpito da una palla di neve.
In tanti sono scesi per le strade della capitale bulgara, dove centinaia di persone si sono radunate davanti al Parlamento e al Ministero dell’Energia, che sta effettuando controlli sugli aumenti delle bollette. euronews
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