IL SULPM NON CI STA Alla divisione nella polizia municipale fra “buoni e cattivi”

sulpmIMOLA – Comunicato stampa relativo all’educazione stradale in risposta agli articoli apparsi su alcuni giornali la settimana scorsa

Visti gli articoli nei giornali di qualche giorno fa, dove veniva riportato il comunicato dei genitori per l’educazione stradale, il sindacato SULPM rappresentativo dei lavoratori della polizia municipale di Imola non ci sta a questa divisione dei dipendenti, fra i “buoni”, che fanno le lezioni di educazione stradale  ed i “cattivi”, che non hanno la stessa sensibilità, soprattutto quelli che hanno bloccato l’attività a febbraio 2012.

Questi operatori della Polizia Municipale, in fondo cosa chiedevano, solo di arrivare ad un accordo sul Progetto Sicurezza, dove oltre all’educazione stradale vi sono inseriti anche i servizi notturni sulle strade, senza chiedere aumenti economici, peraltro fermi da diversi anni.
Cosa pensare dell’amministrazione che a ottobre 2011 con il progetto sicurezza triennale in scadenza, chiede la disponibilità degli operatori della polizia municipale per l’educazione stradale, ottenendone 22, sufficienti per svolgere il programma, e quando 18 di questi bloccano l’attività chiedendo l’accordo sul progetto, l’amministrazione non convoca incontri e tiene duro con il risultato che nel 2012 il programma di educazione stradale è stato svolto in maniera ridotta senza saggio finale e oltretutto senza fare i servizi notturni.

Se poi aggiungiamo che a ottobre 2012 la stessa amministrazione,  senza presentare un progetto sicurezza, ha chiesto la disponibilità degli operatori per l’educazione stradale del 2013, ottenendone circa 12, salvo poi presentarsi ai genitori dicendo che il numero è insufficiente per svolgere il programma.

Poi il 18 dicembre alla firma del contratto decentrato per il 2012 con le organizzazioni sindacali, la stessa amministrazione (DG Bertola) vi ha voluto inserire a tutti i costi un progetto sicurezza, validato dall’OIV (organismo indipendente di valutazione) la vigilia di Natale, di cui gli stessi sindacati, che a gennaio si erano fatti portavoce dei lavoratori per la richiesta di un accordo sul Progetto Sicurezza, poi firmano il contratto decentrato, tranne ovviamente il SULPM, in cui è inserito un progetto, presentato dal Comandante Benvenuti, che prima del miracolo natalizio, nessuno alla polizia municipale ha visto.

Nulla di nuovo, alla riforma della polizia locale fortemente voluta dal SULPM, si contrappone l’avversità degli altri sindacati, che vogliono la Polizia Municipale dentro al contratto con gli  altri dipendenti comunali, salvo poi comportarsi in questo modo quando è il momento di tutelarli.

Che dire dei rappresentanti dell’amministrazione, il Direttore Generale Bertola ed il Comandante Benvenuti, che a febbraio 2013 ancora non hanno presentato un Progetto Sicurezza comprendente fra l’altro educazione stradale e servizi notturni, attività previste dall’art. 208 del codice della strada, per cui una parte dei proventi incassati devono essere impiegati per queste servizi, senza doverli inserire per forza nei PDM (progetti di miglioramento) vanto dell’amministrazione e del Direttore Generale, ma nonostante la partecipazione sono causa di malcontento e di divisione fra i lavoratori.

Chi fa la cosa giusta fra i lavoratori della polizia municipale, quella minoranza che fa educazione stradale o quella maggioranza che invece chiede rispetto per il proprio lavoro e vorrebbe sapere per tempo, quando viene a fare educazione stradale o servizi notturni oltre l’orario normale di lavoro, cosa viene a fare e per cosa, visto che si tratta di ore sacrificate al proprio tempo libero e alla famiglia.

A questo punto, viene da chiedersi il ruolo avuto dagli assessori alla scuola Marco Raccagna e alla Polizia Municipale Luciano Mazzini, se era così tanto importante l’educazione stradale, perché non hanno detto ai Dirigenti interessati di convocare un incontro fra le parti, per cercare un accordo sul Progetto.
Negli anni scorsi fino al 2011 c’era un “Progetto Sicurezza” condiviso fra amministrazione e operatori della polizia municipale, veniva fatta educazione stradale, si facevano i servizi notturni, i controlli nei parchi con le bike ed il personale era disponibile a fare turni aggiuntivi per le manifestazioni, nel 2012 è stata fatta solo educazione stradale in modo limitato, nel 2013 si è ripartiti con l’educazione stradale, il cui programma ridotto non sembra soddisfare il genitori.
Si è voluto sacrificare un progetto che funzionava, per puntare sui PDM (progetti di miglioramento), penalizzando i cittadini ed i lavoratori della Polizia Municipale, che fra l’altro sono sotto-organico di almeno 10-15 unità, con molte difficoltà a garantire il servizio ordinario e l’impossibilità ad effettuare queste attività in orario di lavoro e pur con una graduatoria ancora valida non sono previste assunzioni, tenuto conto che già  diversi servizi di competenza della Polizia Municipale vengono dati esternamente ad Area Blù.