7 feb. – Agghiacciante condanna popolare per stregoneria in Papua Nuova Guinea: una giovane madre e’ stata denudata, cosparsa di benzina e bruciata viva dinanzi a una folla tra cui anche un gruppo di scolari.
La donna – una ventenne di nome Kepari Leniata, secondo il quotidiano locale The National – sarebbe stata legata, torturata con un ferro rovente, cosparsa di benzina e data alle fiamme su un mucchio di spazzatura e pneumatici. Secondo un altro giornale, il Post Courier, Kepari era accusata dai compaesani di aver ucciso un ragazzino di 6 anni con pratiche di stregoneria e quando e’ stata acciuffata dalla folla inferocita la polizia non e’ riuscita a intervenire.
E’ accaduto ieri mattina nella citta’ di Mount Hagen nelle Western Highlands. Nel poverissimo Stato del Pacifico c’e’ una diffusa credenza nella stregoneria: molti faticano ad accettare che siano cause naturali a provocare infortuni, malattie, eventi tragici o la morte. Secondo i quotidiani, la donna aveva ammesso di aver ucciso il ragazzino, morto in ospedale per dolori a petto e stomaco. agi