25 MAG – La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha varato il DPCM che definisce modalita’ e termini della separazione di Snam da Eni, che dovra’ cederne almeno il 25,1% a Cassa Depositi e Prestiti.
Il decreto stabilisce che Eni perda il controllo di Snam nei tempi piu’ brevi, entro il termine di 18 mesi indicato dal Cresci Italia.
In particolare, si legge in una nota, il provvedimento stabilisce che ”Eni riduca la propria partecipazione in SNAM, perdendone il controllo nei tempi piu’ brevi, compatibilmente con le condizioni di mercato e comunque entro il termine di 18 mesi indicato dal ‘Cresci Italia’”. Le modalita’ di cessione verranno definite dai Consigli di Amministrazione delle due societa’.
Anche Per quello che riguarda Ansaldo Energia tutte le strade portano verso il Fondo strategico italiano della Cassa Depositi e Prestiti, che entrerebbe nel capitale della societa’ – oggi 55% Finmeccanica e 45% al fondo Usa First Reserve – con una quota, anche in questo caso, del 20-25 per cento. Riguardo ai tempi, diverse fonti fanno capire che le trattative vanno stringendosi.
Cassa depositi e prestiti (CDP) è una società per azioni a controllo pubblico: il Ministero dell’Economia e delle Finanze detiene il 70% del capitale, il restante 30% è posseduto da un nutrito gruppo di Fondazioni di origine bancaria.