6 FEB – Le autorita’ turche hanno deciso di ritrasformare in moschea la basilica bizantina di Santa Sofia a Trabzon sul Mar Nero, l’antica Trebisonda, mentre una commissione del parlamento di Ankara ha iniziato l’esame di una petizione che chiede l’uso come luogo di preghiera islamico anche della Santa Sofia di Istanbul, oggi museo, uno dei monumenti piu’ celebri della metropoli del Bosforo.
Il parlamento della Mezzaluna ha accettato di esaminare una petizione presentata dal cittadino turco Talip Bozkurt perche’ Hagia Sophia (Santa Saggezza in greco) torni al culto islamico.
Da mesi gruppi dell’estrema destra e di zeloti musulmani premono sul governo per ottenere la ‘restituzione’ del piu’ celebre tempio di Istanbul. Santa Sofia fu terminata nel 537. Nel 1453 con la conquista ottomana venne trasformata in moschea, ma nel 1935, per decisione del ‘padre’ della Turchia moderna Mustafa Kemal Ataturk, divenne un museo.
Di recente il governo di Ankara ha gia’ deciso di riconvertire da museo in moschea la celebre chiesa di Santa Sofia di Nicea (l’attuale Iznik), dove nel 787 si tenne il settimo concilio ecumenico. All’interno sono conservati affreschi che rappresentano la Madre di Dio e gli apostoli. Anche Santa Sofia di Nicea, costruita nel VI secolo per volonta’ dell’imperatore Giustiniano, venne trasformata in moschea nel 1331 dopo la conquista ottomana, e poi in museo sotto Ataturk.
Pure la chiesa dello storico monastero di Studion (o degli Studiti), a Istanbul, verra’ presto restaurata e trasformata in moschea – riferisce Amen.gr – per decisione del governo Erdogan. Questo storico monumento dell’ortodossia divento’ una moschea nel 1486, all’epoca del sultano Bayezid ii. ansa