5 febbr – un coming out choc, ma solo per protesta e una denuncia sul pericolo per un gay dichiarato di uscire da solo a Roma la sera. Notizie da attribuire rispettivamente Sandro Ruotolo e Nichi Vendola. “Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio”, ha detto il leader di Sel in un’intervista al “Fatto Quotidiano”, in cui oggi il direttore Padellaro ha lanciato un appello a tutti i leader politici di esprimere, con un “coming out” comune, la solidarietà a Vendola, dopo gli insulti ricevuti in strada nella Capitale.
“A Roma negli anni di Alemanno – ha aggiunto – ho visto lo sdoganamento dei piccoli gruppi dediti all’igiene del mondo”. A raccogliere l’invito Sandro Ruotolo, candidato di Rivoluzione civile.
In Italia “il fatto che io sia insultato da fascisti e nazisti di vari network – ha detto ancora Vendola – non è neanche oggetto di rammarico. Questo è il Paese dove il sigillo di normalità lo ha messo Giovanardi. Qui un certo ambiente ecclesiastico impedisce perfino che si facciano norme per sanzionare la violenza”.
Vendola ha anticipato che nei prossimi giorni presenterà una proposta di legge per i matrimoni gay. “Non ho sciolto il mio partito nella coalizione: se andremo al governo rispetteremo il programma, ma siamo liberi di presentare le nostre proposte. E io credo che questa partita vada aperta”.
“Voglio raccogliere immediatamente l’appello di Padellaro: anch’io sono gay. E mi auguro che nelle prossime ore anche tutti gli altri candidati, di Rivoluzione civile e di tutte le altre coalizioni, facciano outing: è vergognoso che nella culla della civiltà un omosessuale o un ebreo debba aver paura a circolare di notte”, ha dichiarato Ruotolo in una nota. “Casapound con la sua cultura fascista – ha aggiunto – ha inquinato il clima di Roma. Tutti devono impegnarsi per ripulire la Capitale del Paese da questa vergogna”. tmnews