4 FEB – La troika, ovvero i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia (Ue, Bce e Fmi) sta facendo pressioni sul governo di Atene affinche’ abolisca gli scatti automatici di stipendio che, in base alla legislazione ellenica, i lavoratori percepiscono in base al numero degli anni di servizio. Lo riferisce oggi il quotidiano Kathimerini.
Grecia: tagli anche 30% su stipendi, 2013 anno di svolta o di rottura
Grecia: circa il 50% delle aziende taglia i salari
Grecia: persi 3 mesi di stipendi per 400mila persone
Il governo ha in programma nei prossimi giorni di cominciare l’esame della questione del salario minimo che dal mese scorso e’ stato ridotto a 586,08 euro dopo le forti insistenze della stessa troika. Secondo il giornale, adesso i rappresentanti dei creditori pretendono che dalla nuova legislazione vengano esclusi gli aumenti automatici dello stipendio.
In base alla legge sul lavoro ancora in vigore, i lavoratori che percepiscono il salario minimo devono ricevere un aumento mensile di 58,61 euro ogni tre anni. Il ricalcolo dello schema sul salario minimo, come fa notare il giornale, e’ in discussione fra l’altro proprio nel momento in cui la maggior parte dei contratti collettivi di molti settori lavorativi sono scaduti. (ANSAmed).