30 genn – “Ho atteso finora una smentita, invano. Siccome non è arrivata dico che l’unica a doversi vergognare è lei che, ancora in magistratura, prende parte in modo così indecente e astioso alla competizione politica manipolando le mie dichiarazioni”.
Lo dichiara in una nota il candidato leader di Rivoluzine Civile, Antonio Ingroia, rispondendo alle dichiarazioni del Pm di Milano in merito al fatto di avere accostato il suo nome a quello di Falcone. “La prossima volta pensi e conti fino a tre prima di aprire bocca – aggiunge -. Quanto ai suoi personali giudizi su di me, non mi interessano e alle sue piccinerie siamo abituati da anni. Mi basta sapere cosa pensava di me Paolo Borsellino e cosa pensava di lei. Ogni parola in più sarebbe di troppo”.
E intanto nella polemica è intervenuto l’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, capolista del Pd al Senato nel Lazio. “Giovanni Falcone – ha detto – ha fatto cose talmente eclatanti che oggi, paragonarsi a lui, mi sembra un fuor d’opera”. Lo ha affermato ad Agorà, su Rai Tre, in riferimento allo scontro tra il pm Ilda Boccassini e il leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia.
“C’è da riconsiderare – continua Grasso – ciò che ha subito Giovanni Falcone nella sua vita: ha subito un attentato all’Addaura ed è stato accusato di esserselo procurato da solo; è stato accusato di aver insabbiato le carte dei processi nel rapporto con la politica; è stato accusato di fare il professionista dell’antimafia; è stato accusato di andare nei palazzi della politica, dove effettivamente è riuscito a fare una legislazione che tutti ci invidiano”. tmnews