28 genn – Li chiamano con la prima lettera dell’alfabeto – “categoria A” – ma nella società francese, oggi, sono tra gli ultimi. Sono i senza-lavoro iscritti all’ufficio di collocamento: nonostante a dicembre siano aumentati solo – si fa per dire – di 300 unità, a far suonare l’allarme ci pensano i trend di lungo periodo.
Siamo ormai al ventesimo mese consecutivo di aumento che nel 2012, rispetto all’anno precedente, è stato del 10% toccando le 3 milioni e 132mila persone.
Problema di difficile soluzione per questo ricercatore: “Le cause dell’aumento della disoccupazione in Francia sono principalmente congiunturali: la crescita è troppo debole per alimentare la creazione d’impiego. Siamo lontani dalla soglia che permetterà di invertire il trend, quando creeremo nuovi posti di lavoro sufficienti per assorbire la popolazione attiva in entrata e abbassare la disoccupazione”.
Uno scacco per il governo Hollande che in campagna elettorale aveva fatto della difesa del lavoro una bandiera. “Questa battaglia non la vinceremo nell’arco di un mese”, ha commentato il ministro del lavoro Michel Sapin. Il quale ha ricordato le misure da 2,3 miliardi di euro messe in campo per creare 150mila posti di lavoro.
Il corrispondente di Euronews da Parigi, Giovanni Magi: “La difesa dei posti di lavoro è la priorità dichiarata dal governo francese. Ma tutto lascia supporre che, anche se gli interventi del governo si dimostreranno efficaci, l’uscita dal tunnel della crisi economica sia ancora lontana”. euronews