20 genn – Uno degli indicatori della crisi e’ senz’altro il settore delle costruzioni e la situazione spagnola e’ ben definita: nel 2012 il mercato del cemento e’ crollato del 34 per cento, con una vendita di appena 13 tonnellate e mezzo. Il dato e’ il piu’ basso degli ultimi 76 anni, come ha rilevato il patronato Oficem.
La caduta brusca si deve soprattutto alla mancanza di opere pubbliche, pressoche’ bloccate a causa della crisi. Ma anche al fermo del mercato immobiliare classico, dato che sono ancora invendute decine di migliaia di appartamenti, costruiti prima della crisi e ancora disabitati. Un fenomeno destinato a durare ancora data l’impossibilita’ per migliaia di spagnoli di poter far fronte addirittura al pagamento dei muiti gia’ contratti.
Per il futuro non si prevedono cambiamenti, anzi: in questa situazione di recessione le stime del patronato parlano di un ulteriore discesa del 20 per cento. (ANSAmed).