20 genn – Mario Monti è arrivato nel quartier generale della Brembo al Kilometro rosso per il primo incontro con i candidati della lista Scelta Civica. Ad accompagnarlo la moglie Elsa e ad accoglierlo all’ingresso il patron del gruppo bergamasco, Alberto Bombassei, candidato alla Camera per la lista Monti.
“Non sempre coloro che si dicono moderati in politica sono moderati nel nostro senso” e comunque “l’Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali”. Così Mario Monti, da Bergamo. “Non si tratta di federare i moderati, ma di federare i riformatori”, ha aggiunto.
“Qualcuno è stizzito perché parlo” di riduzione delle tasse ma “non è incoerente”, ha chiarito il professore alla convention per la lista ‘Scelta civica’, precisando che metterle “era indispensabile ma non per sempre, le situazioni cambiano”.
“Non occorre federare i moderati, occorre federare i riformatori, i riformisti”, ha poi detto spiegando perché non ha accettato la proposta che gli aveva fatto Silvio Berlusconi.
Mario Monti ha spiegato di aver detto no alla proposta di Berlusconi “per tante ragioni” ma “la principale è che non occorre unire i moderati in Italia“. Secondo Monti la moderazione è “un atteggiamento umano che molti di noi condividono” e “non sempre chi si dice moderato in politica è moderato nel nostro senso”. Secondo il premier, ciò di cui ha bisogno il Paese sono “riforme radicali”, che servono in particolare a “coloro che sono fuori dalle corporazioni, dalle rendite, ai giovani”.
Quello per la lista Monti “non è un voto contro qualcuno, ma fermissimamente per l’Italia ed è un voto utile”.
“Mai vorremmo veder spezzato il Paese, noi amiamo l’Italia tutta”. Così Monti rivolgendosi alla Lega che “si vergogna dell’Italia e invidia la Germania”. “Noi ammiriamo la Germania e vogliamo imitarla in alcune riforme”.
“Vendola dice che sulle riforme può discutere con Monti, ‘a patto che faccia autocritica’. Ma scherziamo?”.
All’ordine del giorno del primo Cdm metterei una serie di riforme costituzionali, ha detto il professore: da una “drastica riduzione del numero dei parlamentari”, al “riassetto dello Stato” per renderlo meno “oneroso”, passando per la modifica del Titolo V della Costituzione.
“Ho pensato che per l’Italia – ha spiegato Monti – fosse più interessante provare a promuovere questo sforzo piuttosto che magari andare ad esercitare per sette anni un incarico che é meno rilevante per il cambiamento dell’Italia”. ansa
hai ragione! Basta moderazione …. comincia a smammare perchè mi stanno girando di brutto !