19 genn – Dietro il caos dell’informazione proveniente da Algeri sul blitz che ha portato alla strage di ostaggi nel sito gasiero di In Amenas potrebbe esserci un ‘doppio gioco’ dei servizi segreti algerini, ‘complici’ dei jihadisti.
A sostenerlo e’ un esperto britannico, il professor Jeremy Keenan, dell’Universita’ di Londra, secondo cui la presa degli ostaggi sarebbe un ‘inside job’ (una combina interna) con la complicita’ del potere algerino volta a creare “instabilita’ nel Paese e a mandare a monte la ‘riconciliazione’ del presidente Abdelaziz Bouteflika.
La versione di Keenan e’ stata riportata dal giornale francese Challenges che ha citato le dichiarazioni del professore sull’agenzia di informazione della Kabilia ‘Siwel’ e sulla Bbc: “E’ il potere algerino che tira le fila dell’operazione” ha detto Keenan secondo cui “i servizi segreti (algerini e americani) hanno un interesse a mantenere una certa instabilita’ per far rimanere la zona sotto il controllo de l’Africom (Comando Usa-Africa).
Secondo Keenan i leader di Aqmi “hanno dei legami diretti con i servizi segreti algerini. Sono tutti coinvolti nell’immenso traffico di droga che transita nella regione che e’ l’epicentro del commercio di cocaina che proviene dall’America del Sud verso l’Europa, un giro di affari stimato di 10 miliardi di dollari l’anno”.