REGGIO CALABRIA, 18 GEN – Un adolescente appartenente ad una famiglia mafiosa della provincia di Reggio e’ stato affidato ad una comunita’ di recupero. Il provvedimento e’ stato eseguito dalla Polizia su disposizione del Tribunale dei Minori.
”Obiettivo dell’iniziativa – riferisce una nota – e’ recuperare giovani, costretti a subire pregiudizio dall’ambiente ‘mafioso’ di provenienza, con l’inserimento in comunita’ e affido ai Servizi sociali e all’Ufficio Minori della Questura”.
La lotta alla mafia? Togliere i figli ai boss
Togliere il figlio al boss della ‘ndrangheta, per evitare che segua la strada del padre nella malavita organizzata: è questa la via che sta provando a seguire il Tribunale di Reggio Calabria, con l’affido fuori dalla Calabria per i minori appartenenti a famiglie mafiose.
Ad aprire la frontiera è stato il giudice Roberto Di Bella, 48 anni, che ha deciso di applicare la decadenza dalla potestà come provvedimento di natura civile.