16 genn – Un impiegato pubblico non puo’ rifiutarsi di celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso se le leggi del suo Stato lo consentono. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che oggi ha assolto la Gran Bretagna che ha licenziato l’impiegata comunale che si era rifiuta di celebrare un matrimonio tra gay a causa della suo credo religioso.
Nell’assolvere la Gran Bretagna per il licenziamento dell’impiegata del comune che per motivi religiosi si rifiutava di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso, la Corte di Strasburgo sostiene che le autorita’ hanno bilanciato i diversi interessi in gioco.
Lo scopo legittimo delle autorita’ britanniche era infatti di assicurare i diritti dei cittadini, in questo caso delle coppie dello stesso sesso, richiedendo ai propri impiegati di agire in modo da non discriminarle. I giudici ricordano che la Corte segue il principio che le coppie dello stesso sesso si trovano in una posizione molto simile a quelle eterosessuali per quanto riguarda il loro bisogno di essere legalmente riconosciute. ansa