9 genn – Nel 2013 la Turchia potrebbe riprendere i negoziati di adesione con l’Unione europea, congelati da tempo. A rilanciare l’ipotesi e’ Ria Oomen-Ruijten, la relatrice del Parlamento europeo per il dossier Turchia, in occasione di una conferenza stampa oggi a Bruxelles.
”Quello che spero – ha detto Oomen-Ruijten – e’ che alcuni blocchi nel Consiglio Ue vengano rimossi”. In particolare, si parla di aperture da parte di Parigi: ”Sembra che nei primi mesi dell’anno possa essere rimosso il blocco della Francia sul capitolo dei negoziati sulle politiche regionali” ha precisato Oomen-Ruijten, rispondendo alle domande dei giornalisti. ”Non c’e’ nulla di nuovo” sul dossier Ue-Turchia invece secondo le fonti diplomatiche francesi a Bruxelles, che non fanno commenti sulle affermazioni dell’eurodeputata olandese.
Secondo l’eurodeputata nel 2013 occorre che il dialogo Bruxelles-Ankara venga rafforzato nei settori della ”giustizia e dei diritti fondamentali”, sui quali ”occorre dare dei parametri di riferimento (i cosiddetti ‘benchmark’ dei negoziati di adesione) perche’ la Turchia possa fare progressi”. La relatrice del Parlamento europeo ha quindi rivolto un appello a Stati membri dell’Ue e alla stessa Turchia perche’ nel 2013 venga avviato ”un dialogo piu’ costruttivo”.
”Le due parti – ha concluso Oomen-Rujten – devono fare gli sforzi necessari, altrimenti (ndr, il processo di allargamento) non funziona”. L’eurodeputata olandese ha anche spiegato che quasi il 75% degli investimenti diretti in Turchia arriva da Stati Ue: ”Esiste un’interdipendenza e se ora e’ un Paese prospero – ha affermato – e’ anche merito dei cittadini europei”. (ANSAmed)