British Airways: impiegata cristiana vince causa per discriminazione

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15 gen – Un’impiegata della British Airways alla quale era stato impedito di indossare un crocifisso ha vinto una causa presentata davanti alla Corte Europea per i diritti umani.

Il tribunale di Strasburgo ha stabilito che Nadia Eweida ha subito delle discrminazioni sul lavoro, ma ha respinto il ricorso di altre tre persone che avevano denunciato la violazione dei diritti religiosi.

GB: cristiani discriminati sul lavoro, udienza a Strasburgo

La Eweida, cristiano-copta di 60 anni, aveva lavorato per la BA dal 1999 come assistente di volo, per le quali le norme dell’azienda prevedono che indossino una camicia a collo alto con la cravatta e senza alcun monile visibile. La decisione della donna di tenere un crocifisso in bella evidenza aveva provocato una disputa nel 2006, quando la BA le aveva offerto un altro lavoro all’interno della compagnia, che era stato tuttavia rifiutato. La donna era tornata al lavoro nel 2007, quando la compagnia modifico’ le sue regole per consentire di indossare la croce cristiana e la stella di David.

E’ stato invece respinto il ricorso di Shirley Chaplin, un’infermiera di 57 anni, alla quale era stata imposta la rinuncia al crocifisso, perche’ il suo datore di lavoro ha dimostrato che rappresentava una possibile minaccia per la sicurezza in presenza di ferite aperte, e quello di Gary McFarlane, 51 anni, consulente matrimoniale, che era stato licenziato per essersi rifiutato di fornire consigli terapeutici alle coppie gay.

Ricorso respinto anche per Lillian Ladele, funzionaria pubblica che si era rifiutata di celebrare le cerimonie di unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Il primo ministro David Cameron ha espresso soddisfazione con un commento su Twitter, definendosi ”felice che la liberta’ di indossare simboili religiosi sia stata ampliata”. (fonte AFP).