Belgio: eutanasia su 2 gemelli che sarebbero diventati ciechi

eut15 genn – Una coppia di gemelli di Anversa ha fatto ricorso all’eutanasia in un caso unico nella legislazione del paese e che ha fatto e farà molto discutere sui limiti della legge sulla dolce morte. I due fratelli, 45 anni, erano sordi dalla nascita e hanno deciso di richiedere l’iniezione letale dopo aver scoperto che in breve tempo avrebbero perso anche la vista.

I due uomini, che hanno vissuto insieme tutta la vita condividendo un appartamento e lavorando come calzolai, hanno detto ai dottori di non poter sopportare nemmeno il pensiero di non vedersi più e di non riuscire più a comunicare tra loro. Sebbene non fossero in fase di malattia terminale, quindi, il loro medico ha qualificato la loro sofferenza psicologica come “insopportabile” e così i gemelli hanno potuto fare ricorso alla pratica, che in Belgio è legale dal maggio 2002.

Secondo la legislazione belga, per avere diritto alla morte dolce, il paziente deve essere adulto, in grado di intendere e di volere e il suo desiderio di morte deve essere volontario e ripetuto. Inoltre deve soffrire di insopportabili e persistenti dolori fisici o psicologici, che non possono essere attenuati da cure mediche. “Non è semplicemente perché erano sordi e ciechi che hanno potuto ricorrere all’eutanasia – ha dichiarato ai media finnici uno dei dottori dell’ospedale – è che non potevano sopportare di vivere l’uno isolato dall’altro”. “Il dolore può essere insopportabile non solo a livello fisico – ha aggiunto – ma anche mentalmente”.

Il dottore ha informato inoltre che i fratelli sono morti lo scorso 14 dicembre e che la loro famiglia li ha supportati fino all’ultimo nel loro desiderio. E così, dopo aver bevuto un’ultima tazza di caffè insieme, i gemelli si sono detti addio e i dottori hanno proceduto all’ultima iniezione.

Il Belgio ha legalizzato l’eutanasia nel 2002 e da allora I casi sono in costante aumento anno dopo anno. Nel 2011 hanno scelto la dolce morte 1,133 persone, di queste l’86 per cento aveva almeno 60 anni e il 72 per cento era malato di cancro. tgcom