11 genn – Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani punta il dito contro un certo trionfalismo espresso dal premier uscente Mario Monti in vista delle elezioni. “Nel 2013 dovremo valutare se l’obiettivo di pareggio di bilancio sia stato raggiunto o meno.
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Il motivo, spiega Maroni, è che “il Fondo Monetario Internazionale ha certificato ieri il fallimento del governo smentendo le previsioni di crescita dell’Italia e il pareggio di bilancio che si avrà solo nel 2017“.
Vedremo quanta polvere e’ stata messa sotto al tappeto, bisognera’ fare il punto della situazione. Siamo usciti dal baratro, ma non abbiamo risolto tutto. Il 2013 sara’ un anno ancora difficile” sottolinea Bersani.
Bersani promette che sugli esodati “non molleremo la presa, fin dal primo giorno”, se sara’ il Pd a vincere le elezioni. “Erano i tempi della tragedia, i giorni della catastrofe e sono venute fuori queste norme, ma dal primo momento abbiamo detto che c’era un buco”, ha sottolineato Bersani rispondendo alla domanda di un ascoltatore che si chiedeva perche’ il Pd avesse votato la riforma Fornero. “Abbiamo votato sperando di poter convincere il ministro nei mesi successivi. Qualcosa abbiamo portato a casa. Ma noi andremo avanti da subito cercando di dare via via soluzione a questo problema che per come e’ fatta la norma e’ difficile da inquadrare. Non molleremo la presa dal primo giorno”. Sui conti per gli esodati ci sono stati errori che hanno indotto poi il governo ad intervenire per una platea limitata. “Il ministro del Lavoro -ha osservato Bersani- ha detto lei stessa di essere stata ingannata dai conti del Tesoro”.
Il segretario del Pd riserva una stoccata anche a Monti: “nelle famose 25 pagine del presidente del Consiglio non ho visto questa parola”. E poi, “mi sento dire ‘volete cambiare la riforma del pensioni’. Noi vogliamo aggiustare. Un tema di flessibilita’ in uscita e invecchiamento attivo e un incrocio con gli ammortizzatori questo Paese dovra’ affrontarlo, altrimenti potrebbe essere difficile risolvere certe situazioni”, ha aggiunto Bersani.
Il leader del Pd ribadisce ai microfoni di Radio Anch’io la sua strategia per esentare dall’Imu gli immobili di minor pregio, riequilibrando pero’ su quelli piu’ lussuosi. Un intervento per il quale, ha detto Bersani, “serviranno circa due miliardi e mezzo di euro”. In ogni caso, “e’ indispensabile una riforma del catasto, altrimenti si continueranno a fare cose imperfette”, ha aggiunto il segretario del Pd.
Bersani attacca Monti e lo sollecita a chiarire quale sia la sua collocazione politica. “Chi dice che non c’e piu’ destra ne’ sinistra e’ di fronte a un singolare problema: dagli Stati Uniti alle democrazie europee, esiste questo elemento di campo. Quindi, chi la pensa cosi’ non puo’ sottrarsi a una domanda: ma, per esempio, tu in Europa con chi ti metteresti, dove e’ seduto Berlusconi, Orban o Hollande?”.
Bersani rivendica quindi “quello che abbiamo fatto quest’anno, siamo stati leali, siamo arrivati fino in fondo anche se e’ stato difficile. Non ho candidato nessuno dei ministri perche’ vorrei che fosse preservata questa esperienza. Adesso bisogna guardare avanti, c’e’ un’Italia da salvare”. adnk