10 GEN- La Cassazione ha annullato per un vizio di forma il deposito delle motivazioni della sentenza del processo milanese ‘Infinito’ sulle infiltrazioni delle cosche della ‘ndrangheta in Lombardia, conclusosi con 110 condanne.
Ora sara’ la Corte d’appello valutare gli effetti sul processo di secondo grado.Tra le ipotesi c’é la possibilità che i giudici possano annullare la sentenza di primo grado. I difensori degli imputati sono pronti a chiedere la scarcerazione dei loro assistiti. ansa