Consumi elettrici ancora giu’, allarme disoccupazione nel settore

 10 GEN – I consumi elettrici tornano al livello del 2004 e il settore rischia una crisi grave anche sul piano occupazionale. I dati diffusi da Terna (domanda 2012 a -2,8%) fanno scattare l’allarme di Assoelettrica, secondo cui si conferma ”la gravita’ della situazione”.

Dopo due anni di crescita, ha riscontrato la societa’ della rete di trasmissione, nel 2012 i consumi di elettricita’ in Italia sono tornati a scendere. I primi dati provvisori fanno segnare una flessione del 2,8% rispetto al 2011: e’ il calo piu’ consistente da inizio secolo dopo quello del 2009 (-5,7%). Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2012 ammonta a 325,3 miliardi di kw, sullo stesso livello di domanda del 2004. A parita’ di calendario, oltre tutto, la diminuzione e’ del 3,1%.

La domanda e’ stata soddisfatta per l’86,8% con produzione nazionale (di cui 62% termoelettrica, 13% idroelettrica, 1,6% geotermica, 4% eolica e 5,6% fotovoltaica) e per la quota restante (13%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

In dettaglio, la produzione nazionale netta e’ in diminuzione del 2,3% rispetto al 2011; in forte aumento le fonti di produzione eolica (+34%) e fotovoltaica (+71%), in calo le fonti idroelettrica (-8%), termoelettrica (-6%) e geotermica (-1,4%).

”La riduzione della domanda – spiega il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa – e’ avvenuta a fronte di uno straordinario incremento delle fonti rinnovabili e del fotovoltaico in particolare. Questo comporta che gli oneri di sistema, che rappresentano ormai il 17% della bolletta di un’utenza domestica tipo, siano costituiti in parte dominante dagli incentivi, con il fotovoltaico che pesa ormai per oltre 6,5 miliardi all’anno”, mentre ”decine di impianti a gas, modernissimi e efficienti, funzionano a ritmo ridotto, con un ulteriore aggravio di costi per le imprese e per i consumatori, ponendo crescenti problemi di natura occupazionale, destinati ad aggravarsi nel corso del 2013”.(ANSA).