Monti: “E’ prematuro pensare a un governo Bersani-Monti”

9 gen. – Un invito, lo stesso che fa da mesi, ma oggi ancora piu’ diretto. Pier Luigi Bersani ha chiesto a Mario Monti di collaborare dopo il voto, anche se e’ certo della vittoria del Pd. Ma il premier lo ha gelato: “Non saro’ la stampella di Bersani”, ha chiarito.
La giornata politica si e’ snodata su un ping pong che per ora non sembra avere per nulla mosso il quadro.

Ad aprire le porte ai montiani e’ stato in mattinata il vicesegretario Enrico Letta. “Puntiamo a vincere e dopo il voto chiederemo ai montiani di sostenere Bersani”, ha detto. L’invito e’ stato confermato dal segretario in una lunga intervista a Sky Tg24 . “Da tre anni dico che lavoriamo a un governo dei progressisti aperto al dialogo con le forze moderate e rimango fermo su questo”, ha assicurato. Pero’ il premier deve dire che gioco sta facendo perche’ schierando in Senato Gabriele Albertini rischia di dare una mano al Pdl.
“A me va bene tutto purche’ queste mosse non aiutino a togliere le castagne dal fuoco a Berlusconi e alla Lega”, ha scandito, “se accadesse non andrebbe bene e lo dovrebbero spiegare. Vorrei capire contro chi combatte”.

Di certo Monti non intende passare per un ‘portatore d’acqua del Pd, come sostengono nel Pdl. Se combatte e’ solo per la sua ‘Scelta civica’. “E’ prematuro pensare a un governo Bersani-Monti”, ha spiegato il premier. E alle accuse di Angelino Alfano di fare sponda con i democratici ha replicato a muso duro: “Io stampella di Bersani? Spero di non esserlo: ne’ di Bersani, ne’ di nessuno“.

Quanto alla richiesta di chiarezza arrivata dal Pd, Monti ha rilanciato la palla nel campo avversario. Il partito democratico, ha detto, che deve fare chiarezza sui programmi, dire se la linea e’ quella di Bersani o quella di Vendola. E per questo oggi il tema alleanze “e’ prematuro”. Le “convergenze” potranno eventualmente realizzarsi sui problemi da affrontare e non formalizzate sulla carta.