7 genn – “Vogliamo il permesso di soggiorno e dei soldi”, le loro rivendicazioni. Il sindaco Fontana: “Permessi sì, ma per i soldi…”
39 immigrati extracomunitari, provenienti dall’Africa e ospitati dal Comune di Varese all’Hotel Plaza, hanno invaso la sede distaccata della prefettura di via Frattini, a Varese, dove chiedono documenti, permessi e soldi.
Come riporta il portale InInsubria, si tratta di profughi la cui assistenza è a carico dei contribuenti italiani e varesini. Proprio al fine di sollecitare le istituzioni ad avere i documenti d’identità e il denaro che lo Stato sembra non garantirà più loro, i profughi si sono presentati alla prefettura con le loro rivendicazioni.
La loro presenza è pacifica ed è già servita ad avere la garanzia che presto saranno disponibili di permessi di soggiorno, con validità di un anno, e i biglietti per potersi spostare entro i confini dell’Ue.
Per quanto riguarda i soldi richiesti, invece, la situazione è più complessa, come ha spiegato il sindaco di Varese, Attilio Fontana. “Ho spiegato loro che il Comune non è il giusto interlocutore” ha affermato. “Più volte ho sollevato il caso al Governo: l’unica risposta ottenuta è la proroga di 30-60 giorni per la permanenza al Plaza. Nulla di più.”
“I migranti vorrebbero ottenere una somma per iniziare la loro vita qui in Italia o dove decideranno di trasferirsi” ha proseguito Fontana. “Ma la decisione e la presa di posizione definitiva è del Governo e non certo dei sindaci.”
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