6 GEN – Una ‘marina privata’ per combattere i pirati somali che terrorizzano i cargo al largo delle coste africane. Con tanto di navi armate, motovedette e un piccolo esercito di ex comandanti, ufficiali e marinai, il Typhon.
L’dea e’ di un imprenditore, milionario e avventuriero britannico, Simon Murray, noto alle cronache da quando giovanissimo si arruolo’ nella legione straniera francese. La sua ultima sfida e’ di fare concorrenza alla Royal Navy, ma anche alla Nato e alla missione Ue.
Typhon è stato istituito perché alla Royal Navy, alla NATO e all’Unione Europea mancano le navi per pattugliare una zona di mare che è grande come il Nord America, ha detto Anthony Sharp, amministratore delegato.
Lo scopo è quello di dissuadere i pirati dall’ attaccare i convogli, piuttosto che impegnarsi in scontri a fuoco.
I pirati si troveranno ad affrontare gli ex marines in motovedette blindate che hanno velocità di 40 nodi e in grado di sopportare il fuoco in arrivo da Kalashnikov. Saranno armati con armi da battaglia.
Questa “marina privata” è anche a caccia di clienti, oltre che di pirati, naturalmente, rivolgendosi principalmente ad armatori e aziende petrolifere che potrebbero usufruirne come una sorta di “contractor” dei mari.
Murray è il presidente di Glencore, uno dei più grandi commercianti di materie prime al mondo. Egli sta sostenendo la nuova forza al fianco di altri investitori.
Nel 1993 Murray (http://it.wikipedia.org/wiki/Simon_Murray) entrò nella Deutsche Bank come membro del consiglio di amministrazione per la regione Pacifico e fondò la “Simon Murray & associés”.
Simon Murray lavora essenzialmente a Hong Kong e nel Sud Est asiatico ed è membro di più consigli di amministrazioni di società a vocazione internazionale come “Vivendi”, “Hermés International” e “Usinor”. Fondò la “General Enterprise Management Services Limited”, specializzata in fondi di investimento orientati sulla regione Asia-Pacifico.
Murray è stato nominato Comandante dell’ Ordine nazionale del merito e Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Tuttora è presidente di San Marino Telecom con sede a San Marino.