Essendo l’Italia al centro del Mediterraneo e al centro dell’Europa, in posizione privilegiata, avremmo potuto avere la più grande compagnia europea. E invece ricominciano i saldi. No, pardon: “i passi avanti naturali”.
19 giu – L’integrazione tra Alitalia e Air France non sarebbe una vendita della compagnia italiana ma un passo avanti naturale. Lo ha detto il presidente dell’Alitalia, Roberto Colaninno, nella conferenza stampa al termine della convention con i dipendenti. ”Non una vendita speculativa – ha detto Colaninno, non un abbandono, bensi’ un passo avanti naturale”.
Colaninno ha spiegato che il passo avanti naturale con Air France si definisce in un’ottica di maggiore integrazione tra gli Stati europei. Credo che alleanza – ha aggiunto Colaninno – sia un termine improprio, piuttosto una naturale convergenza delle cose. Piu’ che alleanza si deve definire un naturale svolgimento delle cose e in tale ottica, l’alleanza tra noi e Air France la considero ideale per il nostro sistema aeroportuale basato su Roma, Parigi e Amsterdam”. asca
Ora succederà come nel 2008, quando Prodi pose lo stop ai veti su Air France e intanto il titolo in Borsa scese a -2,61. La ragione fu che i compratori sapevano che Alitalia in mano ad AirFrance si sarebbe ridimensionata parecchio, perdendo tutti i voli esteri eccetto il Nord America.
L’AirFrance lo dichiarò pure: con l’Alitalia si potrà andare solo nel Nord America; per andare all’estero in Europa o altri paesi si prenderà l’AirFrance.
Così regaleremo pure l’Alitalia, pur essendo l’Italia al centro del Mediterraneo e al centro dell’Europa, in posizione privilegiata, avremmo potuto avere la più grande compagnia europea, e un tempo lo era, se non ci avessero poi “messo le mani” in tanti…