5 genn – Il Libano, che ospita attualmente 170.000 siriani in fuga dalla guerra civile, ha chiesto alla comunità internazionale 180 milioni di dollari per aiutarli e ha detto che registrerà e riconoscerà i rifugiati dopo un anno.
Il governo di Beirut ha ufficialmente cercato di “dissociarsi” dal conflitto in corso in Siria da 21 mesi, preoccupato dall’impatto destabilizzante sul proprio delicato equilibrio.
Ma ci sono state pressioni dalle agenzie umanitarie e dall’opinione pubblica perché si faccia di più per i rifugiati siriani presenti in Libano.
Il governo, che ha approvato misure dopo una riunione di sei ore nella notte, ha respinto la proposta del ministro dell’Energia Gebran Bassil, cristiano, di chiudere la frontiera per fermare l’afflusso verso il Libano, dove i rifugiati siriani per lo più sunniti ora rappresentano quasi il 5% della popolazione.
Comunque il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ieri ha detto che la frontiera dovrebbe restare aperta.
Finora i rifugiati siriani sono stati accolti da comunità locali in Libano, anziché essere ospitati in campi come in Giordania e Turchia. reuters