31 dic. – “Un movimento civico, popolare, responsabile e’ la nostra proposta per cambiare l’Italia e riformare l’Europa”.
E’ quanto scrive Mario Monti su Twitter, rilanciando un articolo pubblicato sul suo sito ‘agenda-monti.it’, in cui parla del suo movimento sottolineando che “non intende collocarsi ‘al centro’ tra una destra e una sinistra ormai superate, bensi’ costituirsi come elemento di spinta per la trasformazione dell’Italia, in contrapposizione alle forze conservatrici, prone ad interessi particolari, a protezioni corporative o addirittura dichiaratamente anti-europeiste“.
“La scelta riguardera’ la nostra capacita’ di recuperare lo slancio e le energie che abbiamo saputo mostrare nelle fasi migliori della nostra storia recente, o se invece prevarra’ la tentazione di un ripiegamento sulle nostre debolezze. Per questo abbiamo deciso di offrire alle italiane e agli italiani la possibilita’ di dare il proprio voto ad una formazione politica diversa da quelle che hanno animato il ventennio della seconda repubblica, i cui risultati sono oggi di fronte agli occhi di tutti. Un movimento che nasca dall’unione tra l’associazionismo civico, che testimonia della vitalita’ della societa’ civile, e la politica piu’ responsabile”, scrive ancora Monti.
Qui potete leggere risultati che “sono oggi di fronte agli occhi di tutti.”
Un anno di “Governo Monti”: i dati piu’ eclatanti del disastro
“Un movimento che raccolga il testimone dell’esperienza di governo guidata da Mario Monti, che in soli tredici mesi ha restituito all’Italia credibilita’ e affidabilita’ dentro e fuori i confini nazionali, e che intenda proseguirne il lavoro, dopo l’emergenza finanziaria, con la prospettiva di una legislatura e con il consenso di milioni di italiani, verso un obiettivo di crescita sostenibile e di occupazione. Un movimento popolare e riformista che si rivolga a quegli elettori che da tempo sono in cerca di una nuova offerta politica, che sia finalmente capace di innovare i limiti dei vecchi partiti e di realizzare le riforme necessarie a restituire slancio e vitalita’ ad una grande nazione com’e’ e come deve rimanere l’Italia. Questo dobbiamo ai giovani e alle future generazioni di italiani”. agi