Liberato l’imprenditore Calevo, fermati italiani e albanesi

31 dic – Andrea Calevo sta bene ed e’ gia’ stato accompagnato a casa dai Carabinieri. L’imprenditore è stato trovato in uno scantinato in via del Corso, nell’abitazione di un pregiudicato italiano, in un angolo con gambe e piedi legati . Appena ha visto i Ros fare irruzione ha esclamato: ‘Grazie!’ e ed e’ scoppiato a piangere. L’operazione è il risultato di una complessa e articolata attivita’ svolta dalle Forze dell’Ordine, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Genova. Sarebbero state fermate tre persone: sarebbero due italiani e uno straniero di origine slava.

“I fermati sono italiani e albanesi”, ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, parlando della liberazione di Andrea Calevo. “L’imprenditore sta bene – ha aggiunto il procuratore – ci ha ringraziato. L’operazione è il frutto di una attività molto professionalmente e congiuntamente condotta da carabinieri e polizia”.

L’imprenditore edile era stato rapito nella notte tra il 16 e il 17 dicembre dopo una rapina nella sua villa a Lerici (La Spezia). Patron della società edile Calevo Nestore & Figlio srl fondata 120 anni fa dal bisnonno, 31 anni, era stato portato via da tre uomini che lo attendevano in casa dopo aver immobilizzato e legato la madre.

Le posizioni dei 3 indagati sono attualmente al vaglio degli inquirenti. Il prefetto Gaetano Chiusolo, che ha seguito personalmente le varie fasi della complessa operazione, ha espresso le proprie congratulazioni al personale della Polizia di Stato – squadre Mobili di La Spezia e di Genova – per il raggiungimento dell’importante risultato, frutto – spiega in una nota la polizia – di una sinergica azione di coordinamento con l’arma dei carabinieri.

La Direzione Centrale Anticrimine, diretta dal Prefetto Gaetano Chiusolo, ha “messo in campo – prosegue la nota – sin dall’inizio del sequestro, tutte le migliori risorse a disposizione, con l’impiego di personale del Servizio Centrale Operativo, del Servizio Polizia Scientifica, per lo svolgimento delle attività di accertamento di natura tecnica, e del Servizio Controllo del Territorio con l’invio degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine”. ansa