30 dic – I suoi legami pericolosi con la celebre lista dei possibili evasori greci scompaiono misteriosamente e il governo di Samaras ordina un’inchiesta parlamentare.
Nella Grecia soffocata dalla crisi economica, ad alimentare il fuoco delle polemiche è il caso di George Papaconstantinou: Ministro delle finanze all’epoca del primo salvataggio richiesto da Atene, riportato in prima pagina dalla celebre “lista Lagarde”: un elenco di centinaia di titolari di conti in Svizzera, da cui sono scomparsi proprio i nomi di tre suoi familiari.
All’indignazione gridata dalla stampa, Papaconstantinou risponde dicendosi un capro espiatorio. Resta però il fatto che fu proprio lui a maneggiare la lista bollente e a girarla agli esperti per le indagini.
“Nessun colpevole ammetterebbe mai la propria responsabilità – uno dei tanti commenti a caldo per le vie di Atene -. Trovo la sua difesa assolutamente ridicola. Il mio modesto parere da osservatore esterno è che se è scoppiato un caso simile è perché deve esserci un fondo di verità. Va quindi fatta luce quanto accaduto e su ogni altro scandalo”.
Già allontanato dal Pasok, Papaconstantinou dovrà ora dimostrare di non essere stato lui a passare una mano di “scolorina” sui nomi dei suoi familiari. euronews