28 dic – ”L’emergenza inverno rende ancora piu’ indispensabile l’impegno umanitario senza sosta da parte della comunita’ internazionale e l’Italia intende fare la sua parte”. Cosi’ il ministro degli Esteri Giulio Terzi commenta l’arrivo, questa mattina in Turchia nei pressi del confine siriano, di una nuova spedizione umanitaria della Cooperazione Italiana destinata alle vittime del conflitto siriano.
I container, inviati dal Deposito Umanitario di Brindisi, trasportano un ambulatorio da campo, finanziato con fondi della Direzione Politica della Farnesina, che sara’ collocato nella zona di sicurezza al confine turco-siriano per le cure di primo soccorso agli sfollati siriani li’ presenti, e 40 tonnellate di beni umanitari – tra cui generatori, combustibile, kit sanitari – oltre a tre ambulanze donate dall’ASLI (Associazione Liberi Siriani in Italia).
I beni, spiega la Farnesina in una nota, verranno presi in consegna alla frontiera turco-siriana dalla Coalizione riconosciuta recentemente quale unico legittimo rappresentante del Popolo siriano e contribuiranno ad alleviare le sofferenze delle migliaia di profughi assiepati nelle zone liberate al confine con la Turchia.
La tragedia che si sta costantemente aggravando colpisce ormai oltre 2,5 milioni di Siriani e ha causato sino ad ora circa 40.000 vittime, 1,2 milioni di sfollati interni e oltre 500.000 rifugiati nei Paesi vicini. La stagione invernale contribuisce ad aumentare le difficolta’, in particolare delle fasce piu’ deboli della popolazione come donne e bambini, e pertanto l’intervento italiano e’ volto principalmente al loro sostegno.
La Cooperazione italiana ha anche avviato un programma di assistenza da realizzare direttamente a Damasco – grazie all’intervento della Mezzaluna Rossa siriana (Syrian Arab Red Crescent, SARC), unica organizzazione legittimata ed in grado di operare in Siria – distribuendo latte in polvere ai neonati ed ai bambini fino ad un anno di eta’. La distribuzione avverra’ sotto stretto controllo medico-pediatrico, al fine di evitare che i piccoli possano essere colpiti da infezioni dovute alla cattiva qualita’ dell’acqua distribuita in citta’.
Nei giorni immediatamente successivi, conclude la Farnesian, la Cooperazione italiana mettera’ a disposizione della popolazione rifugiata nelle aree liberate, tre container di beni alimentari, tra cui pasta, riso, farina, olio vegetale, alla cui raccolta ha contributo l’Associazione Siriani Liberi in Italia.
Infine, verranno acquistati con fondi della Cooperazione (circa 250 mila Euro) predisposti per l’inverno che verranno donati ai profughi siriani rifugiati nel campo di Zaatari in Giordania. asca