28 dic – Dopo l’ennesima tragedia legata a uno stupro, anche l’India sarà costretta a cambiare.
Una ragazza di 17 anni, vittima di una violenza di gruppo, si è suicidata dopo che un poliziotto aveva cercato di convincerla a ritirare la denuncia e sposare uno dei suoi aggressori. È stata trovata morta, dopo aver ingerito del veleno.
È solo l’ultimo di una serie di eventi che stanno scuotendo il gigante indiano nelle fondamenta. Il 16 dicembre, un’altra ragazza di 23 anni, era stata stuprata dal branco su di un autobus davanti al fidanzato. È ricoverata a Singapore e le sue condizioni sono peggiorate. La gente è scesa in strada con manifestazioni talmente violente che persino Sonia Gandhi, leader del partito del congresso ha dovuto dichiarare che: “i colpevoli di questo barbaro crimine verranno giudicati”.
Questi atti odiosi hanno se non altro avuto il merito di portare alla luce il livello endemico di violenza sulle donne in India.
La popolazione chiede punizioni esemplari per questi crimini fino alla pena di morte e il parlamento sembra sempre più propenso a concederle. euronews