27 dic – ”Se l’accusa e’ di aver concordato con Monti di nascosto la mia candidtura, questa e’ falsa. Tant’e’ vero che ancora venerdi’ e sabato Monti non aveva deciso se porre la sua candidatura a guidare il nuovo governo”. Lo afferma Pietro Ichino intervistato da Il Foglio.
”E ricordo, solo per la cronaca, che non solo ho rifiutato fin dal 16 dicembre l’offerta di essere collocato nel listino dei ‘garantiti’ del Pd, ma ho rinunciato a presentare la mia candidatura alle primarie dei candidati del Pd quando e’ scaduto il termine , il 20 dicembre, quando ancora neppure Monti sapeva se si sarebbe candidato oppure no. Comunque non riesco a sentirmi in colpa – prosegue Ichino – per aver mantenuto un rapporto stratto di amicizia e collaborazione con il capo del governo che fino a venerdi’ scorso il mio partito ha sostenuto. Per questo mi chiedo sinceramente come possono accusarmi nel Pd di avere tramato nell’ombra”.
Sul ‘giallo’ dell’agenda Monti ancora Ichino spiega: ”Cos’e’ successo? Fin dal settembre scorso jho messo on line sul mio sito un documento intitolato ‘l’agenda Monti al centro della prossima legislatura’, scritto con Morando, che si porponeva di delineare i contenuti di un memorandum su cui tutte le forze della maggioranza avrebbero dovuto e potuto impegnarsi per la prossima legislatura. E’ evidente che per il capitolo lavoro s quel documento lo staff di Monti ha attinto largamente, ma in questo si e’ concretato solo il mio contributo indiretto, e tutto alla luce del sole, al memorandum pubblicato alla fine dal premier. Che Monti infine condsividesse le mie proposte in materia di riforma del lavoro lo aveva detto lui stesso nel suo discorso al Senato del 17 novembre 2011”. asca