24 dic – Protesta Immigrati centro via Stella a Milano – Una protesta, all’interno di un centro per rifugiati politici, in via Fortunato Stella a Milano, é stata inscenata lunedì mattina da 46 persone, secondo quanto riferito dalla polizia per rivendicazioni economiche.“
I 46, in mattinata, hanno chiuso le uscite del centro impedendo al personale di uscire. Sono quindi intervenuti diversi agenti per riportare l’ordine. A quanto si è saputo, i 46 migranti protestavano per ottenere una somma di mille euro a testa.
Analoghe proteste ci sono state in questi giorni anche in altre città. A Savona un gruppo di rifugiati politici ha protestato davanti alla Prefettura. Alcune decine di persone (uomini, donne e bambini) hanno chiesto ragguagli sul contributo di prima assistenza, che spetta loro per legge dopo il riconoscimento dello status di rifugiato politico, con decisione della Commissione Nazionale o Territoriale per il diritto di asilo. Si tratta di un contributo economico per il sostentamento proprio e dei familiari, salute e cure mediche, sostegno allo studio, integrazione all’attività lavorativa e altri diritti.
I rifugiati hanno protestato anche a Parma in piazza Garibaldi: “Vogliamo soluzioni certe, una soluzione dignitosa per l’accoglienza”. La Protezione Civile sospenderà il programma per l’emergenza Nord Africa il 31 dicembre. La discussione istituzionale sul futuro dei profughi arrivati in Italia in fuga dai paesi del Magreb durante il periodo della proteste di piazza e della risposta violente del regime, è partita.
Hanno srotolato uno striscione con scritto ‘Non più profughi, ma cittadini‘ ed hanno distribuito volantini ai passanti. “Il 31 dicembre scadrà il programma per l’emergenza Nord Africa e non si ancora nulla di certo sul futuro dei migranti. Probabilmente ci sarà un rinnovo ma niente di certo. Vogliamo una soluzione dignitosa per tutti. La logica delle proroghe non ci appartiene“.
Sono 12mila profughi in attesa di permesso umanitario provenienti dal Nordafrica nei centri che fino al 31 dicembre saranno gestiti dalla Protezione civile, ma che dall’1 gennaio dovranno chiudere o cambiare interlocutore. Saranno le Prefetture per due mesi a diventare responsabili dell’assistenza, stipulando nuove convenzioni o rinnovando quelle vigenti. I fondi verranno ricavati secondo il Viminale abbassando la diaria pagata per ogni ospite dai 46 euro attuali a 35, anche se l’Anci, l’associazione dei comuni, sostiene che la cifra calerà drasticamente a 16 euro.