23 dic -Il guardasigilli si auspica che Mario Monti inizi una seconda esperienza di governo: ”Da comune cittadina – spiega – vorrei fortemente che ci fosse nuovamente un governo di persone per bene, tecniche, preparate’‘. Il ministro traccia dunque un bilancio dell’anno trascorso al dicastero: ”I primi tempi e’ stata dura – confessa -. Quando vieni nominato ministro nessuno ti spiega gli aspetti pratici del nuovo ruolo. La prima volta che sono entrata in Senato dovevo esprimere un parere del governo, ma non avevo idea di come si facesse”.
Con rammarico il ministro parla del ddl sulle misure alternative al carcere che non si e’ riusciti ad approvare: ”Lasciamo stare” ma ”qualcosa l’ho fatta. Con il decreto salva-carceri siamo riusciti a limitare il fenomeno delle cosiddette porte girevoli (di chi va in carcere per soli 2-3 giorni) e anche a sfoltire un po’ i detenuti (ce ne sono circa 2 mila di meno dal novembre dello scorso anno). Ma sul ddl, l’altro giorno e’ stata fatta molta speculazione”.
”Ho visto scene che non avrei mai voluto vedere – aggiunge.
– Striscioni in aula che dicevano: ‘Fuori Monti non i detenuti’.
L’ho detto tante volte: non si fa politica sulla pelle dei detenuti, soprattutto di quei poveri disgraziati che avrebbero beneficiato del provvedimento. Non e’ da Paese civile”. Il provvedimento di cui va piu’ fiera, conclude, e’ quello della ”riforma della geografia giudiziaria”, mentre quello che le ha dato piu’ filo da torcere ”quello sull’anticorruzione”.