18 dic – E’ passata poco più di una settimana dalla conclusione del vertice sul clima di Doha dove la Banca Mondiale per gli Investimenti ha ammonito il mondo del rischio di un aumento della temperatura di 4 gradi, se non verranno prese iniziative concrete per la diminuzione delle emissioni, che la stessa banca sta per avviare un progetto per il sostegno finanziario della costruzione di una grande centrale elettrica a carbone in Mongolia, nella parte meridionale del deserto di Gobi.
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Il gruppo industriale che beneficia del finanziamento fa capo alla Rio Tinto, la più grande conglomerata mineraria del mondo, che ha diversi interessi nell’area, dall’estrazione dell’oro a quella del rame. La centrale, il cui progetto di finanziamento è stato approvato dalla Banca, avrà una potenza di 750 megawatt.
Il progetto di finanziamento è stato denunciato da gruppi di pressione ambientalista che hanno contestato la mancanza di una valutazione dell’impatto della centrale sull’ambiente durante il suo ciclo operativo. adnk