22 dic – Se Mario Monti si candida o meno “lo dirà lui stesso domani o quando sarà” ma la sua eredità, dice il ministro dell’Immigrazione Andrea Riccardi, può essere raccolta da tutti i partiti tranne quelli dichiaratamente antieuropei. Detto questo – spiega Riccardi in una intervista a Il Messaggero – sulle spessore e le caratteristiche di questa eredità bisogna meditare: penso che senz’altro potrebbe essere anche raccolta da una forza politica che si ispira direttamente a lui”.
Ma se questa forza politica possa avere anche nel simbolo e nella lista sulle schede il nome di Monti come candidato premier, Riccardi non risponde: “il presidente Mondi domani svolgerà un discorso ragionevole e spiegherà qual è la situazione”, spiega, richiamandosi alla riservateza che lo contraddistingue.
Gli obiettivi a cui richiamarsi sono “solidarietà e crescita. Declinate con un linguaggio nuovo. Ho percepito che in Italia in tanti si aspettano un linguaggio nuovo: non è antipolitica – prosegue Riccardi – al contrario è una Italia che ha molta voglia di politica, sia pure di politica nuova. Una parte di essa si è manifestata alla primarie del Pd. Ce ne è anche un’altra che resta fuori e che va rappresentata politicamente”. tmnews