22 dic – “Alitalia non è sull’orlo del baratro. Ok, è nata sottocapitalizzata ed ha una liquidità un po’ tirata. Ma sta molto meglio di quattro anni fa, ha investito sul prodotto e non ha distrutto, anzi, ha creato, posti di lavoro”.
Un salvataggio dello Stato “non serve e non ho mai incontrato nessuno della Cdp”. Un salvataggio di Air France? “fatico ad immaginare per la compagnia un futuro indipendente. E certo avremmo grande beneficio a far parte di una realtà più grande”. A parlare in una intervista a La Repubblcia è l’amministratore delegato e direttore generale di Alitalia, Andrea Ragnetti.
“Abbiamo diverse opzioni – dice Ragnetti – e quando saranno mature decideranno gli azionisti”. Ragnetti è ottimista: “Ci sono davanti tre o quattro mesi difficili. Ma abbiamo in cassa le risorse necessarie per passarli e dall’estate si ripartirà. L’economia del resto non ci ha certo aiutato.
Alitalia, prosegue il suo amministratore delegato, “è nata sottocapitalizzata, è sotto gli occhi di tutti. E dopo quattro anni sull’ottovolante qualche tensione tra gli azionisti è fisiologica. L’aumento di capitale però non è inevitabile. Abbiamo allo studio lo scorporo delle Mille Miglia e potremmo utilizzare quest’operazione per evitare la ricapitalizzazione”. tmnews