Putin “scarica” Assad. Russia e USA non sono nemici

20 dic – Alla Russia non preoccupa il destino del regime del presidente siriano Bashar Assad, ma il futuro di questo Paese. Lo ha dichiarato Vladimir Putin durante la grande conferenza stampa a Mosca. “Non sono preoccupato per la sorte del regime di Assad, si capisce cosa sta succedendo, la sua famiglia è al potere da quarant’anni. Certo, ci vogliono dei cambiamenti,” – ha detto il presidente. “Siamo preoccupati per altro. Che cosa accadrà in futuro?” – ha sottolineato il presidente. Putin ha ribadito l’inammissibilità di una risoluzione violenta della crisi del Paese. Il presidente russo ha anche notato che “la Russia non ha alcun interesse in Siria.”

La Russia e gli Stati Uniti non sono nemici. E’ l’opinione espressa nella grande conferenza stampa generale dal presidente russo Vladimir Putin, riferisce il corrispondente de La Voce della Russia. Il capo di Stato russo ha ammesso che su diverse questioni, tra cui la disposizione del sistema di difesa missilistico, Mosca e Washington hanno differenze, “ma le parti devono essere pazienti e cercare un compromesso, garantendo comunque la sicurezza nazionale” – ha sottolineato il presidente.  italian.ruvr.ru

Se Mosca non rispondesse allo scudo anti-missile voluto dagli Usa in Europa orientale, vedrebbe “annullato il suo sistema di difesa”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante la conferenza stampa tenuta a Mosca. “Lo abbiamo detto piu’ volte”, ha ricordato il capo del Cremlino, “il fatto che i nostri partner costruiscano un tale sistema e’ per noi una minaccia, che puo’ portare all’annullamento del nostro potenziale missilistico-nucleare, se non risponderemo”. “Noi non abbiamo provocato nessuno”, ha sottolineato Putin, “ma siamo stati provocati”.

Secondo il capo del Cremlino, i “problemi nelle relazioni bilaterali tra Mosca e Washington sono iniziati con la guerra in Iraq”. Il presidente russo ha criticato la parola ‘reset’ che ha caratterizzato i rapporti tra il suo predecessore Dmitri Medvedev e la prima amministrazione di Barack Obama, che, ha tenuto a precisare, “non e’ una parola scelta dalla parte russa”. “Con gli Usa non siamo nemici, ma bisogna trovare un compromesso”, ha spiegato.